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Cellole riconferma la Bandiera Blu 2025: vittoria del territorio nonostante i tentativi di sabotaggio. Aveta si complimenta e incalza le amministrazioni del litorale a fare lo stesso

1 mese fa
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Anche per il 2025 Cellole ha ottenuto la Bandiera Blu, per la seconda volta dopo il 2024. Un riconoscimento che premia non solo la qualità del mare, ma anche i servizi attivati nel rispetto dell’ambiente, grazie al lavoro dell’amministrazione guidata dal sindaco Guido Di Leone. La Bandiera Blu è stata consegnata questa mattina al sindaco e all’assessore al Turismo, Giuseppe Ponticelli. Ma il riconoscimento riguarda tutto il territorio e, soprattutto, rappresenta un valore per i lavoratori del settore turistico e commerciale. Eppure, sembra che ci siano stati tentativi di sabotaggio da parte di alcuni esponenti di associazioni. Se confermati, questi tentativi mostrerebbero quanto danno si possa fare a un intero territorio e ai suoi abitanti per motivi che vanno oltre le ideologie. Basta pensare all’indotto che ruota intorno alle attività turistico-balneari: supermercati, parrucchieri, estetiste, negozi di abbigliamento. Senza contare i tanti giovani che, grazie a queste attività, riescono a trovare un lavoro dignitoso e a restare nel proprio paese. Chi, anche solo ipoteticamente, volesse ostacolare questo sistema dovrebbe rispondere proprio a loro: ai tanti, cellolesi e non, che grazie al turismo riescono a costruirsi un futuro. Ma Cellole ne esce vincente. E sul litorale cellolese sventolerà ancora una volta la Bandiera Blu. Baia Domizia, anno dopo anno, sta tornando a essere quella che una volta veniva chiamata la “Perla del Tirreno”.

Intanto così Raffaele Aveta, presidente dell’associazione provinciale “Terra di idee”, commenta la notizia riguardanti il riconoscimento: “La conferma della bandiera blu a Baia Domizia e Baia Felice è un dato molto positivo, che però non deve far perdere di vista l’impegno per il rilancio di tutto il litorale casertano da Castelvolturno alla foce del Garigliano”. “È importante – continua Aveta – che le amministrazioni si impegnino per mantenere la bandiera blu o per ottenerla. Tra i trentadue parametri utilizzati per la valutazione, ci sono ad esempio l’esistenza e la funzionalità di impianti di depurazione, la percentuale di allacci fognari, la gestione dei rifiuti, l’accessibilità, la sicurezza dei bagnanti, la cura dell’arredo urbano e delle spiagge, la mobilità sostenibile, la presenza di aree pedonali e piste ciclabili, la valorizzazione delle aree naturalistiche, la vivibilità nel periodo estivo, i servizi sanitari. Su tutti questi temi, le istituzioni locali, dal livello comunale a quello regionale, devono compiere il massimo sforzo”. Il ruolo strategico del litorale, secondo Aveta, “è evidente a tutti. Abbiamo a disposizione una risorsa ineguagliabile e dobbiamo essere in grado di sfruttarla al massimo, nel rispetto dell’ambiente, incrementando i servizi, la vivibilità, la bellezza e l’attrattività del nostro territorio, evitando gli sbancamenti delle dune che costituiscono una peculiarità naturalistica. Deve preoccuparci il fatto che la Campania sia scivolata al quarto posto della classifica, superata dalla Calabria, e dobbiamo avere il coraggio di intervenire rapidamente sulle criticità, programmando tempi e modi per risolverle con una visione complessiva delle politiche di gestione del territorio, affinché non solo Cellole ma tutto il litorale, da Castelvolturno e Mondragone a Sessa Aurunca, fino al Garigliano, possano essere valorizzati come meritano”.

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