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SESSA AURUNCA- Bandiera Blu 2025: Cellole conferma, Formia debutta, Sessa resta fuori

1 mese fa
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Sessa Aurunca fuori dalla Bandiera Blu: occasione persa o indifferenza politica?

Premessa: la qualità delle acque marine è eccellente lungo tutto il litorale Domizio e i risultati si vedono. Anche quest’anno, il Comune di Cellole ha ottenuto la Bandiera Blu, confermando il riconoscimento già ricevuto nel 2024. Un importante ingresso si registra invece in provincia di Latina, dove Formia fa il suo debutto nell’elenco dei Comuni premiati e Minturno la riconferma. Tutto perfetto, se non fosse per un’assenza che salta subito agli occhi: Sessa Aurunca. Il Comune, stretto tra i territori virtuosi di Cellole e Minturno, sembra essere rimasto al margine di un circuito che premia non solo la qualità ambientale, ma anche l’impegno amministrativo. È naturale domandarsi: perché Sessa non c’è? Si tratta di un problema di tempistiche nella presentazione della candidatura? Una sottovalutazione politica? O, peggio ancora, una mancanza di volontà nel puntare a un riconoscimento che potrebbe portare benefici concreti al territorio?  Un esempio, ottenere il riconoscimento è come mangiare ad un ristorante stellato.  I parametri richiesti per ottenere la Bandiera Blu sono numerosi – 32 per la precisione – e spaziano dagli impianti di depurazione funzionanti alla gestione dei rifiuti, dalla sicurezza balneare alla mobilità sostenibile, fino alla presenza di piste ciclabili, aree pedonali e servizi sanitari. Si tratta, in definitiva, di investire nel futuro del territorio e altro.  Per questo motivo, l’assenza di Sessa non può essere liquidata come una semplice disattenzione. Viene da chiedersi se il Comune stia pagando un deficit di progettazione, di comunicazione o di presenza istituzionale. Il confronto con Cellole – che per il secondo anno consecutivo ottiene il riconoscimento – è inevitabile. In un’area con un forte potenziale turistico e ambientale, puntare alla Bandiera Blu non è solo un premio, ma uno stimolo a crescere e migliorarsi. L’auspicio è che l’amministrazione comunale di Sessa Aurunca, assieme a quella regionale, rifletta su questa occasione mancata e inizi a lavorare per colmare il divario. Perché se Cellole ce l’ha fatta – e lo ha fatto due volte – qualcosa dovrà pur significare. Sessa invece resta la bella addormentata sulla spiaggia, in attesa del bacio della burocrazia o dell’ennesimo comunicato stampa di rettifica.

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